“Come l’AI e le Nuove Tecnologie possono trasformare le nostre vite“
Negli ultimi anni, il mondo ha subito cambiamenti profondi, sia dal punto di vista geopolitico che tecnologico. Eventi dirompenti come la pandemia di COVID-19 e le recenti guerre hanno avuto un impatto molto significativo. Secondo gli analisti della società di ricerca indipendente Gartner, questi eventi non diminuiranno in intensità e frequenza nel prossimo futuro.
La tecnologia segue un’evoluzione altrettanto dirompente. In passato, eravamo abituati a vedere innovazioni tecnologiche significative con cadenze di decine di anni, come negli anni ’90 con l’introduzione di Internet. Successivamente, il periodo tra un “salto tecnologico” e l’altro si è ridotto, nell’era degli smartphone. Oggi, assistiamo a innovazioni che emergono spesso anche su base mensile, capaci di trasformare potenzialmente il modo in cui viviamo e lavoriamo.
In questo contesto così mutevole, è naturale avere un senso di angoscia, che mette in discussione la nostra area di comfort. Occorre considerare però che, storicamente, il progresso ha in genere migliorato la nostra qualità della vita. La storia ci insegna che l’innovazione, sebbene inizialmente percepita come una minaccia, ha spesso prodotto ampi vantaggi. Ad esempio, grazie ai progressi tecnologici e scientifici, l’aspettativa di vita in Italia è raddoppiata dai 43 anni del 1900 agli oltre 80 anni di oggi.
Possiamo quindi ipotizzare che le tecnologie emergenti, come i robot, i droni e i satelliti, offriranno nel prossimo futuro maggiori opportunità oltre agli ovvi rischi.
Nell’ultimo anno, sui social media, vediamo spesso immagini di robot umanoidi impegnati in lavori industriali e persino in attività domestiche, come caricare la lavatrice o cucinare. Queste tecnologie promettono di alleviarci dalle attività pericolose, faticose o ripetitive in tempi molto brevi. Tuttavia, è importante non farsi ingannare dai titoli spesso sensazionalistici. Gartner ha sviluppato strumenti come gli “Hype cycle” proprio per aiutare a capire quando le innovazioni diventeranno realtà.
Al di là delle pubblicità, gli analisti prevedono per esempio che i robot industriali raggiungeranno la piena operatività entro 2-5 anni, mentre i robot umanoidi potrebbero richiedere oltre 10 anni per essere operativi su larga scala. Oggi, in alcune città, i robo-taxi stanno già iniziando a offrire servizi senza supervisione umana; Gartner prevede che i veicoli autonomi avranno diffusione piena sulle strade private entro 5-10 anni. Anche le automobili subiranno cambiamenti. Già oggi, il 82% delle auto vendute in Norvegia è elettrico. Entro il 2027, si prevede che il costo medio delle auto elettriche sarà inferiore a quello delle auto a combustione. Questo probabilmente porterà ad un cambiamento significativo nell’atteggiamento di acquisto degli automobilisti.
L’intelligenza artificiale (IA) è la tecnologia che promette di avere l’ impatto più trasformativo, paragonabile a quello dell’introduzione di Internet e del World Wide Web (WWW). Entro il 2026, si prevede che oltre 100 milioni di persone lavoreranno con “robocolleghi” alimentati dall’IA. Entro il 2030, l’80% della popolazione interagirà quotidianamente con robot intelligenti; una percentuale ben superiore all’attuale diffusione degli smartphones.
L’evoluzione dell’IA è molto più rapida rispetto ad altre tecnologie, con miglioramenti che avvengono non più in anni, ma in mesi o perfino in settimane. Ad esempio, a soli due anni dalla comparsa di ChatGPT, l’IA generativa ha raggiunto negli esami il livello degli studenti universitari più bravi dei primi anni. Le aziende hanno però già annunciato che entro la fine dell’anno i sistemi saranno dotati di una intelligenza superiore, equivalente agli studenti che possiedono un dottorato di ricerca. Il passo successivo sono gli agenti IA capaci di intraprendere azioni autonomamente in base agli input forniti dagli esseri umani.
Oggi, le applicazioni più consolidate dell’IA generativa sono gli assistenti virtuali che già troviamo in alcuni uffici o negli usi domestici. A Maggio, è stato presentato un assistente virtuale all’interno di un cellulare che risponde in tempo reale con la sua voce alle domande con l’approccio “emotivo” tipico degli umani, avvalendosi anche delle informazioni della telecamera dello smartphone. Questo ed altri utilizzi già pubblicati sui social aprono scenari innovativi impensabili fino a qualche anno fa.
Le organizzazioni stanno quindi sperimentando molteplici casi d’uso dell’IA per validarne fattibilità e impatto. Le valutazioni a livello globale indicano che, per esempio, nel campo della pubblica sicurezza, l’IA generativa può migliorare la gestione degli incidenti, supportare le analisi dell’intelligence e offrire supporto multilingue in tempo reale per le chiamate di emergenza.
In recenti sondaggi, i primi utilizzatori segnalano miglioramenti nei ricavi (+15,8%), riduzione dei costi (-15,2%) e aumento della produttività (+22,6%), oltre a progressi nello sviluppo del codice.
In prospettiva, Gartner non prevede impatti negativi sul lavoro a causa dell’introduzione dell’IA. Entro il 2026, in particolare, non si attende una diminuzione dei posti di lavoro dovuta all’adozione dell’intelligenza artificiale. Anzi, entro il 2036, le soluzioni di intelligenza artificiale si tradurranno in oltre mezzo miliardo di nuovi posti di lavoro netti per gli esseri umani.
Per comprendere meglio questo periodo di rapida evoluzione, possiamo fare riferimento al passato. Negli anni ’90, l’avvento dei computer e del World Wide Web aveva mostrato ampie potenzialità, ma nessuno poteva immaginare che da quelle innovazioni sarebbero nate aziende come Amazon, Google e Facebook-Meta, oggi valutate oltre 5 mila miliardi di dollari. Oggi, ci troviamo probabilmente nella stessa situazione con l’intelligenza artificiale generativa. Nei laboratori universitari o in qualche garage, potrebbero già essere in fase di sviluppo le nuove realtà che trasformeranno il nostro mondo, proprio come hanno fatto Google, Amazon e Meta.
Mentre il mondo continua a cambiare a un ritmo sempre più rapido, è fondamentale abbracciare le opportunità che queste trasformazioni ci offrono. La tecnologia, se ben utilizzata, può migliorare significativamente la nostra vita e il nostro lavoro, aprendo la strada a un futuro più promettente.