Il lavoro di AgID a sostegno della modernizzazione del Paese
Monica è una giovane studentessa romana di 20 anni, piena di sogni e ambizioni. Dopo aver passato anni sui libri, sente ora il bisogno di una pausa e di un’esperienza lavorativa all’estero. La sua destinazione? La cosmopolita Barcellona.
Monica già immagina di passeggiare su La Rambla, ammirare la Sagrada Familia, visitare il Museo Picasso e il quartiere gotico. Per vivere questa avventura, deve prima sistemare alcune questioni burocratiche, prima di tutto trasmettere i suoi dati anagrafici e di residenza per il trasferimento in Spagna. Informandosi in rete, Monica scopre che grazie alla sua identità digitale può accedere ai servizi digitali dell’amministrazione pubblica degli altri Paesi dell’Unione Europea e sbrigare molte pratiche.
Accede così al Portale Europeo Your Europe, dove si orienta verso i siti web europei più utili alla sua necessità, tra i quali seleziona quello del Ministero spagnolo che si occupa di accogliere le richieste dei cittadini europei.
Monica si autentica sul sito del Ministero grazie al nodo eIDAS spagnolo che, colloquiando con il nodo eIDAS Italiano, è in grado di riconoscere la sua identità digitale acquisita in Italia.
Il Ministero spagnolo, facendo parte dell’ecosistema Single Digital Gateway, può recuperare in interoperabilità il certificato di residenza di Monica, interloquendo direttamente con il Ministero dell’Interno Italiano. Monica fornisce solo il consenso al recupero automatico del proprio certificato di residenza, nel pieno rispetto del principio Once Only.
La procedura di richiesta si conclude facilmente e totalmente online. Monica, infatti, prima ancora di partire per la sua esperienza all’estero, grazie alla sua identità digitale e alla federazione dei nodi eIDAS europei, è riuscita a fruire di un servizio pubblico di un altro Stato Membro e, grazie all’implementazione del Single Digital Gateway, è riuscita a trasmettere il proprio certificato di residenza, recuperandolo automaticamente dal Ministero dell’Interno italiano.
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La storia di Monica potrebbe essere la storia di tanti ragazzi europei che decidono di spostarsi in un altro Stato membro per vivere, studiare o lavorare. Grazie, infatti, alla digitalizzazione dei servizi pubblici e all’interoperabilità fra gli Stati europei, pratiche amministrative che prima richiedevano tempo e dispendio di energie sono oggi molto più a portata di mano.
Negli ultimi anni, anche l’Italia ha assistito a una significativa evoluzione dei servizi pubblici, grazie all’implementazione di piattaforme digitali innovative. Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, e la CIE, la Carta di Identità Elettronica, hanno rivoluzionato il modo in cui i cittadini interagiscono con la pubblica amministrazione, consentendo l’accesso a una vasta gamma di servizi online. L’ANPR, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ha reso più efficienti le procedure amministrative e ha contribuito a migliorare la qualità dei dati anagrafici. Inoltre, l’imminente introduzione dell’IT wallet, un portafoglio digitale che semplifica l’accesso e l’erogazione di servizi pubblici e privati, rendendo ancora più semplici le interazioni con la pubblica amministrazione, aprirà la strada a nuove possibilità di utilizzo dei dati personali in modo sicuro e controllato. Queste e altre piattaforme digitali stanno contribuendo a rendere i servizi pubblici italiani più efficienti, accessibili e inclusivi, avvicinando sempre di più la pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese.
Grazie anche ai fondi del PNRR che, ricordiamo, sono destinati per circa il 27% proprio alla transizione digitale, il nostro Paese ha vissuto un decisivo passo avanti nell’ambito della digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici: potenziamento della rete 5G, diffusione della fibra ottica, migrazione al cloud, interoperabilità tra i sistemi, cybersecurity e servizi digitali efficienti rappresentano un passaggio obbligato per la creazione di un terreno fertile, in grado di generare sviluppo e innovazione, sia in ambito pubblico che privato.
In tale contesto opera l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio che garantisce la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, coordinando tutte le Amministrazioni del Paese. AgID contribuisce anche alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, favorendo l’innovazione e la crescita economica, svolge un ruolo di vigilanza e di normazione tecnica. Infine, promuove le competenze digitali e la loro diffusione, collaborando con istituzioni, organismi internazionali, nazionali e locali.
Molti sono i progetti sui quali l’AgID opera ed è impegnata quotidianamente, con l’obiettivo di sostenere le amministrazioni nel fornire servizi pubblici digitali a cittadini e imprese sempre più semplici ed efficienti.
Fra i progetti con fondi PNRR, ad esempio, figura proprio il Single Digital Gateway che risponde alle esigenze di maggiore mobilità delle imprese e dei cittadini europei, un incentivo alla modernizzazione della PA e allo sviluppo di strategie di e-government. L’Agenzia è impegnata anche nel progetto Citizen Inclusion, che intende migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici digitali attraverso una serie di leve, tra cui verifiche di accessibilità di siti web e app di soggetti pubblici e privati e l’attività di diffusione della cultura dell’accessibilità su scala nazionale. Inoltre, AgID svolge un ruolo di supporto tecnico nel progetto relativo allo Sportello Unico per le Attività Produttive e per l’Edilizia mirato a semplificare la comunicazione e il trasferimento dei dati tra tutte le autorità competenti coinvolte nei procedimenti presentati dalle imprese.
AgID è anche fortemente impegnata sul tema dell’intelligenza artificiale (IA), una tecnologia sempre più al centro del dibattito internazionale e che rappresenta un’importante opportunità per rafforzare la competitività del Paese e promuovere l’innovazione in diversi settori della nostra società, compresa la Pubblica Amministrazione, dove può supportare i processi amministrativi aumentando l’efficienza e ottimizzando le risorse pubbliche. In questo ambito, l’Agenzia è impegnata su più fronti, dalla normazione con la redazione di linee guida tecniche per regolare uso e sviluppo dell’IA nelle amministrazioni ad azioni di monitoraggio sulle soluzioni in uso o in fase di sviluppo, fino alla definizione di strategie e obiettivi contenuti nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA.
La trasformazione digitale ha aperto nuove frontiere, ma la strada verso un futuro digitale inclusivo richiede azioni e investimenti continui. È fondamentale garantire che i benefici della digitalizzazione raggiungano tutti, indipendentemente dalle loro competenze tecnologiche o dal contesto socioeconomico. L’intelligenza artificiale, se sviluppata e impiegata in modo etico e antropocentrico, può essere un potente alleato in questo percorso, personalizzando i servizi e superando le barriere di accesso. Tuttavia, è necessario un impegno costante per colmare il digital divide e costruire una società digitale equa e sostenibile.
La capillare presenza sul territorio dell’Arma dei Carabinieri, unitamente alla fiducia verso le donne e gli uomini che la compongono, rappresenta un punto di forza per il nostro Paese. Sempre più spesso le persone si rivolgono alle stazioni territoriali non soltanto per richiedere un supporto in caso di problemi, ma anche per avere consigli o suggerimenti, anche nel mondo digitale. Queste motivazioni hanno portato il Comando Generale dell’Arma e AgID ad attivare collaborazioni e protocolli di intesa, per la comune missione di servire al meglio i nostri concittadini.